Lo sapevo che andava a finire così. Bastardo, schifoso: gridano.
Hai stuprato le sillabe disperate fino a farle venire. Verso di noi, umanità piena pustole. Verso Montmartre.
Le tue mani sono insanguinate di storia. Bastardo. Tu che sapevi di lavarle.
E Rambouillet e la testa che mi fa male. E le sillabe che stridono. Spina nel fianco degli ipocriti e dei maledetti da rivolta. Ricaccia in gola la lezione dei ragionieri del pensiero.
E le sillabe che stridono. Fino a farle venire. La tua piccola musica di piccola morte: gravida dei tuoi figli novecenteschi.
E degli dei notturni per annegare nella Senna assieme a te in trionfo sulla radura dello stile. Che adesso è piena di sterco e di sismografi per paura di un altro scossone. Di un altro anarchico con la corona. Per chiederti come davanti a un oracolo un altro motivo di odio. Sono sicuro che esiste.
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