sabato 18 dicembre 2010

ore una

Io non ho mai sposato la donna che ho amato. E anche quando lei mi ha detto che aveva un po' di magone io sono salito sulla sua panda nuova e le ho detto che se non lo avevo io, il magone non lo doveva avere nessuno. Così lei si è asciugata le sue lacrime dagli occhi e io mi sono tenute le mie dentro. Allora è arrivata sera e io mi ubriacato con il vino che mi aveva regalato sua mamma che era molto buono e si sono fatti molti discorsi con i miei amici, tipo che quando ero con lei andava molto bene e che anche lei mi vuole molto bene, però, forse sua mamma me ne vuole anche di più perché mi chiede sempre come va e ha paura che io mi metta a bere, però ha anche ragione perché io mi sono messo a bere davvero e anche sta sera mi sarò ciavato molto di più del gin che ci hanno regalato e così mi accorgo che anche la mia capacità linguistica se n'è andata a puttane perché una volta, quando studiavo e quando mi sono laureato, che ero molto bravo, usavo le frasi subordinate e quando scrivevo sembrava di leggere Benedetto Croce, o almeno così mi diceva il mio professore di liceo che però non amava Benedetto Croce, perché lui era comunista, il mio professore, dico, però gli piacevano le cose che scrivevo e quindi anche se le scrivevo come un reazionario a lui non importava. Invece adesso uso solo le coordinate e quando scrivo sembra che sia quando parlo, però non un parlare di uno che sta bene ma un parlare di uno che sta male che non è che abbia tanto da dire, insomma dice cazzate e che se ne fotte se qualcuno lo ascolta, tanto a lui basta parlare. Come quando vado al chet, che è un bar, a leggere la gazzetta e mi tocca leggere anche il calciomercato del Napoli perché non voglio alzare la testa e parlare con gli altri avventori. Non perché mi stiano sul cazzo, ma perché è giusto così. Fino a che non arriva Fede e gli offre un cioccolatino a Farag e lui è contento, ma poi Fede gliene offre un altro e allora Farag è talmente contento che scoppia a ridere e quasi strabuzza fuori gli occhi che è un piacere.

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