lunedì 20 dicembre 2010

Schegge impazzite

L'altro giorno è stato uno di più brutti della mia vita perché siamo sotto natale e a me il natale non mai piaciuto e non lo so perché, senza motivi anticapitalistici o antireligiosi, solo così. Poi nevicava e a me la neve non piace perché quando vivevo a Belluno vivevo in una casa con un giardino grandissimo che era diviso su due piani, così le macchine poteva stare nel garage, però nevicava bisognava spalare tutta la neve dalla discesa ed era una gran fatica e poi si perdeva tutto il divertimento del poter andare giù con la slitta per la discesa, perché all'inizio mi piaceva la neve, ma poi non più perché bisognava spalarla. Poi era domenica e le domeniche sono ingombranti perché bisogna sempre far qualcosa di bello perché è festa, ma se non fai niente come me allora tutti i giorni sono festa e quindi la domenica ti senti in colpa perché non fai niente e ti incazzi perché è sempre tutto uguale e non c'è un cazzo di divertente da divertirsi. Allora era quasi ora di pranzo e due delle persone che vivono con me che sono morosi, un maschio e una femmina, erano lì in cucina che cucinavano e limonavano e si dicevano quando stavano bene insieme e allora è normale che io mi incazzo, non perché non mi piacciono loro che anzi sono super, poi lui poi fa il dj anche con me, anzi è molto meglio perché quando poi io mi sono ubriacato lui continua a mettere su musica, così io posso fare la scheggia impazzita. Che mi piace proprio usare quest'espressione, scheggia impazzita perché le serate che sei solo con tutti, cioè sei uscito con i tuoi amici ma ognuno si è ubriacato e va in giro che conto suo a, noi diciamo, seminare panico. Poi anche lei è molto simpatica e anche bella perché ride sempre e ha una risata davvero bella e poi loro mi accudiscono un sacco, che a volte sempre che siano i miei genitori. Però in quel momento non mi piacevano perché io mi sono appena stato lasciato dalla mia ragazza e il natale se sei solo è una merda anche peggio di quello quando sei con qualcuno. Allora me ne sono andato nell'altra stanza e c'era Jacopo che si era appena fumato una canna e non capiva molto poi cantava let it snow o una roba del genere natalizia e la stava anche cercando su youtube, ma poi non capiva molto e io lo insultavo perché non mi piace il natale e gli dicevo di smettere di cantare e allora lui ha messo su Cat Stephens che adesso si chiama Allah qualcosa e quindi non c'entra nulla con il natale e quindi poteva anche andare bene come musica in sottofondo. Poco dopo però mi sono scocciato e ho deciso di andare al Chet, che è un bar a ciavarmi qualcosa da bere. Siccome nevicava e faceva freddo in giro non c'era nessuno così eravamo solo io e Ziad che è un barista e allora parlo un po' con lui e mi metto a leggere il giornale. Poco dopo sento qualcuno che mi stringe il braccio amichevolmente come per salutarmi e mi dice beddu mio; allora mi giro e vedo che è entrato France' e che mi stava salutando. Allora gli dico come sta e lui dice che fa freddo ma tanto a quest'ora tra una settimana è in Salento. Perché lui viene dal Salento ed è un tipo veramente strano; cioè lui passa il capodanno a Santa Maria di Leuca con la sua ragazza e una canna da trenta centimetri ed è fascista. Ma fascista tipo che porta sempre almeno un vestito nero e ha un anello con intrecciate due perle di poca cosa nere e viene lì e ti chiede fra' lo sai che vol dire questo anello? che io e il duce siamo così vicini, perché tanti mi dicono fra' sei troppo fascista e io gli dico che non sei tanto o poco fascisti, o si è fascisti o non lo si è perché devi essere dritto come la lama di un coltello per essere fascista e gli unici fascisti siamo io e il duce, fra', ma forse io più del duce. Poi guai a parlargli del duce o de lu Salentu a France', perché poi lui parte come quella volta che Matteo, che sembra di sinistra ma non gliene fotte niente della politica non sapeva dove fosse Santa Maria di Leuca e allora France' si è incazzato e gli ha detto a Matteo, Beddu mio non te l'hanno imparata la geografia a scuola? Santa Maria di Leuca è il posto più sud d'Italia, Beddu, a cento chilometri dalla Grecia e a ottanta dall'Albania...e sai perché lo so? Perché io ho servito lo Stato. Però secondo me diceva della gran cazzate e mi sa che nello Stato non gliel'hanno mica imparata bene la geografia...e poi come cazzo si fa a dire di essere dritti come la lama di un coltello e ammazzarsi di canne? Come quella volta che raccontava fiero che lui era su un treno in ritardo e allora cosa faccio Beddu? Mi accendo una canna! Poi vuol dire che ce l'aveva già pronta in tasca, e già questo... E poi fra' sono lì che mi fumo questa canna al finestrino e mi viene lì un negro e mi dice allora si può fumare qui dentro? e io cosa gli potevo dire, fra', con una canna in mano? Sì, certo che si può fumare. E allora questo negro si accende una sigaretta ed è anche andata bene fra', perché gli ho detto, a questo negro, Beddu tu li conosci i principi del fascismo? E lui che non li sapeva mi ha detto di no e allora io gli dico Beddu adesso te li spiego e glieli ho spiegati a questo negro, capito fra'?

Dunque France' mi saluta e se ne va. Poi io me ne vado in bagno e quando torno nel frattempo era arrivato Bilal, un altro barista, e qui ci vorrebbero mille romanzi per parlare di lui e forse lo farò. Un giorno, non ora però. Allora gli chiedo, a Bilal se per favore mi potrebbe fare una birra piccola e allora lui mi dice ci metto un po' di Tequila? perché al Chet, se sei uno del giro giusto, non si può bere normalmente, bisogna sempre metterci del di più. Così mi ciavo una birra Tequila & tabasco e gli chiedo a Bilal come va? e lui allargando le braccia le narici le guance le pupille mi risponde come se mi stesse interrogando come va...te ne faccio un'altra? e ci metto un po' di Tequila?

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