mercoledì 29 dicembre 2010

Orfani

Il problema, ripetevi, è che bisogna essere all'altezza della propria libertà e dove c' è libertà se non nella storia? e io ti dicevo che la storia è il rimedio costruito dai falsi e dagli ipocriti e io con quelli, i falsi e gli ipocriti non ci voglio avere niente a che fare. E partivano le discussioni, quante discussioni, mai litigi. Finché uno dei due non canticchiava quella canzone che dice con le nostre discussioni serie si arricchiscono solo le compagnie telefoniche, perché infatti ci stavamo telefonando. Due volte al giorno, sempre. E allora neanche a finire di canticchiare che già si incominciava a ridere e quanto ridevamo, molto di più di quanto si discuteva. E che strano quanto dopo molto mi hai chiamato e te ne stavi zitta e allora io ho iniziato a lamentarmi che mi annoio, che ero andato a fare la spesa e che al bancone degli affettati odiavo tutti, ma odiavo sinceramente, quegli scarponcini da montanari non li sopporto, con quel cazzo di pelo, montanari scesi in città per le feste, ma cosa ci sarà poi di bello nel centro commerciale la Veneggia in via Tiziano Vecellio e Belluno, c'è un sibilo di fondo e d'estate fa freddo fino a far venire il cagotto e d'inverno è stra-caldo e si suda e quei cazzo di montanari, con le loro mogli vestite con abiti attillati che mostrano tutto il benessere dell'occhialeria nei loro addomi flaccidi e nelle cosce spropositate, puzzano anche, quei montanari. E allora l'ultimo quasi rifugio è il bar per ubriacarsi, magari con il prete che spara cazzate sull' al di là. E Cristo lasciami solo. E aveva proprio ragione Cioran, ti dico, quando diceva che alla vista della moltitudine l'unico pensiero che gli veniva era quello dello sterminio. Ma poi mi rivolge la parola la signora degli affettati con un sorriso e io rispondo educatamente perché era stato chiamato il numero ottantatré e toccava a me. Un etto di mortadella senza pistacchi e e uno della porchetta che costa meno. Lei è molto cordiale e così penso che magari lo sarebbero anche le altre persone se solo avessi un contatto con loro, anche quegli squallidi montanari mi sarebbero forse simpatici. Essenzialmente, quello che mi manca forse è proprio il contatto emotivo, che potrebbe anche dare un senso a 'ste giornate indifferenti. E così ho detto che forse io amavo i singoli individui e mi faceva schifo l'umanità in generale. E Cristo lasciami solo. E allora tu mi hai detto che era esattamente ciò che mi avevi detto sempre tu che provavi. E io dico che non lo avevi mai detto. E tu mi rispondi che quando dicevi che bastava una minima cortesia per raddrizzarti una giornata a rovescio era questo quello che intendevi e hai cercato di spiegarmi tutto meglio. Allora ti ho risposto che non lo avevo mai capito o che forse non lo avevo mai ascoltato bene, questo tuo discorso. Ma anche che non era colpa mia, perché forse io sono costitutivamente orfano, cioè che non solo orfano di fatto, ma che lo sono anche metafisicamente, cioè in sé e per sé. E che Cristo mi lasci solo. E tu mi hai detto che anche tu forse sei costitutivamente orfana. Così siamo andati in discorso che due nostri amici in poco tempo hanno già raggiunto un monte che tu probabilmente non hai mai raggiunto con nessuno e anche con me, che ci eri andata vicina, ci siamo fermati prima. E che Cristo ci lasci soli. E allora mi è venuto in mente quel discorso che avevamo fatto quando ai nostri amici sembrava andasse tutto a vele spiegate e invece la nostra storia era spiaggiata come una balena sulle coste del Tamigi e che io ero bello alla deriva e che io più leggevo di filosofia più ero arido. Insomma tra noi non aveva un granché bene e tu hai detto che le cose cambiate, intendendo che un giorno, magari non insieme, anche noi saremmo stati bene. E allora io ho detto, bé, chiaro andrà male anche a loro prima o poi. E ancora siamo scoppiati a ridere come un ordigno davanti alla sede della Lega in questi giorni. E che Cristo ci lasci soli. Ma soli come quel novembre in cui io mi vestivo sempre di nero e tu mi hai chiesto se ero vestito di nero per celebrare il Requiem del nostro amore e anche se probabilmente era vero io mi son girato verso di te e ci siamo dati un cinque perché era davvero una gran frase da dire. E se non ricordo male tu hai anche detto schiacciamelo! (intendendo il cinque) sfoggiando quel tuo sorriso con l'occhio destro un po' socchiuso e l'occhio sinistro un po' coperto dalla frangia, o viceversa, che comunque mi piaceva molto. E che Cristo ci lasci soli. Ma non come quella pasqua in cui abbiamo fatto l'incedente in macchina e ci siamo salvati per una fatalità e io ero ubriaco e mi son disteso per terra in strada perché preferivo quell'altra sorte. Ma, non per cercare scuse, lì non imprecavo a te, ma, a posteriori, è lì che mi sono reso cosciente di essere orfano. E adesso siamo ancora vestiti di nero e abbiamo dita gialle dalle sigarette e abbiamo il fattore Rh diverso. E che Cristo ci lasci soli.

1 commento:

  1. New Year's 2011 Fireworks Celebrations Around the World
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